Prezzo a persona:
2.950,00 €
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Il viaggio è programmato per la seconda metà di Luglio 2026
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Il gruppo sarà confermato al raggiungimento di 6 iscritti entro la data limite indicata sopra.
La cassa comune prevista è di 1000€ a persona. A cosa serve la cassa comune? Scoprilo qui.
Un viaggio pensato e inventato per gli amanti della fauna africana, dei panorami maestosi e dei tramonti che incendiano le acque dei fiumi, mentre i richiami degli ippopotami danno il benvenuto alla notte.
Antiche vie di comunicazione e trasporto, oramai sostituite da strade e ferrovie, i corsi d'acqua sono la linfa vitale per queste aride terre, e noi dedicheremo giornate intere tra le loro anse, rapide e cascate.
Da Windhoek, la capitale della Namibia, ci spostiamo al confine con il Botswana per visitare la Nyae – Nyae Concession Area, dove alcuni individui del popolo San (conosciuti come Boscimani) ancora cercano di vivere secondo la loro cultura tradizionale.
Risalendo verso nord incontriamo il Khaudum National Park, perla nascosta del Paese facente parte del vasto ecosistema del deserto del Kalahari.
Usciti dal parco entriamo nella cosiddetta Caprivi Strip, anomalia geografica frutto delle scelte geopolitiche dell'epoca coloniale. Siamo nella Kavango–Zambezi Transfrontier Conservation Area, con una superficie praticamente uguale a quella della Francia (!). L'area comprende i bacini fluviali di alcuni dei più grandi fiumi africani: Zambezi, Kavango, Kafue, Chobe, ed attraversa i confini di 5 Stati dell'Africa meridionale: Zambia, Zimbabwe, Angola, Namibia e Botswana.
Qualche giorno speso in quest'area tra animali, canali, canneti e papiri e poi entriamo in Botswana, da dove effettueremo una gita in giornata in Zimbabwe per ammirare le maestose Cascate Vittoria.
E poi via, nuovamente nel bush: Chobe National Park, Linyanti Marsh, Savuti Plains, fino all'ultima, indimenticabile e famosissima area naturale: il delta dell’Okavango, dove potremo dedicare 2 o 3 giorni tra safari in auto e in lance a motore.
Da Maun, il volo di rientro per l’Italia.
Ritrovo in aeroporto e partenza del tour
Atterrati all' Hosea Kutako airport di Windhoek ritiriamo i veicoli 4x4, cambiamo i soldi e ci dirigiamo in direzione di Okahandja percorrendo la B1, principale arteria stradale della Namibia perfettamente asfaltata
Sistemazione in guesthouse
La strada asfaltata fino a Grootfontein ci permetterà di macinare km prima di imboccare la pista che ci condurrà alla Nyae Nyae Concession Area che in lingua Khoisan significa “luogo roccioso senza montagne”. Siamo al confine con il Botswana ed è una delle poche zone dove ancora vivono i San, meglio conosciuti come Boscimani (dall'inglese bush men, uomini della savana) popolazione autoctona adattatasi nei secoli a vivere nel deserto del Kalahari.
Il campo dove sosteremo si trova vicino ad alcuni insediamenti che non mancheremo di visitare
Sistemazione al Makuri camp
Un ultimo saluto al villaggio boscimane e imbocchiamo la pista che entra nel Khaudum N.P.
Sosta alle varie waterhole per i primi avvistamenti della fauna qui presente – è l'unico parco namibiano dove vivono in libertà i licaoni – e nel pomeriggio giungiamo al nostro campeggio
Sistemazione al Sikereti camp
Con una superficie pari a quella della Valle d'Aosta questo “piccolo” (secondo gli standard namibiani) parco naturale è di vitale importanza per le migrazioni della fauna selvatica tra Zambia, Botswana, Namibia e Angola. E' geograficamente parte del deserto del Kalahari, remoto e incontaminato e lo stesso ente del turismo namibiano lo descrive come “la natura selvaggia dimenticata della Namibia”. La fauna selvatica è più abbondante durante la stagione delle piogge ma comunque si trovano popolazioni stanziali di elefanti, giraffe, antilopi roane, kudu, eland, reedbuck e molti altri. Le specie di predatori includono leoni, leopardi, ghepardi, iene, sciacalli e i già citati licaoni.
Giornata dedicata all'attraversamento da sud a nord del Parco. Alcuni tratti molto sabbiosi renderanno pepata la traversata fino a giungere alle vaste pianure alluvionali circondate dalle colline dovi si trova il nostro campo serale
Sistemazione al Khaudum camp
Usciti dal gate ritroviamo l'asfalto che percorre in tutta la sua lunghezza questa anomalia geografica chiamata dito di Caprivi. Due giorni nei parchi della Kavango–Zambezi Transfrontier Conservation Area, Bwabwata NP, Mudumu NP, Nkasa Rupara NP.
Sistemazione al Nambwa camp
Il territorio prende il nome dall'allora cancelliere tedesco Leo Von Caprivi che, nel 1890, negoziò l'acquisizione del terreno dal Regno Unito in cambio della rinuncia, a favore degli inglesi, del protettorato sull'isola di Zanzibar.
Il fine era di dare alla Germania l'accesso al fiume Zambezi e di conseguenza creare una rotta commerciale verso la costa orientale dell'Oceano Indiano per collegare le colonie dell'impero. L'Africa Tedesca del sud-ovest (l'attuale Namibia) con L'Africa orientale Tedesca (l'attuale Tanzania).
Il percorso dello Zambezi però si rivelò in seguito non navigabile a causa della presenza delle imponenti Cascate Vittoria circa 65 chilometri a est della Striscia di Caprivi; durante i negoziati la controparte britannica era probabilmente a conoscenza della presenza delle cascate in quanto già nel 1855, l'esploratore scozzese David Livingstone, primo europeo a “scoprirle”, le chiamò Vittoria in onore dell'allora regina regnante.
Game drive tra i mille canali del fiume Kwando confine naturale tra Namibia e Botswana.
Sistemazione al Nakatwa camp
Mattinata di game drive prima di uscire dal parco ed arrivare allo Ngoma bridge che segna il confine tra Namibia e Botswana. In serata arriviamo a Kasane dove ci fermeremo per due notti nello stesso camp
Sistemazione al Chobe safari camp
Alle 7 un pulmino privato ci preleva al campeggio e ci porta in Zimbabwe. Tempo un paio d'ore e siamo all'ingresso delle Mosi–oa-Tunya, il “fumo che tuona” in lingua Lozi, universalmente conosciute come Cascate Vittoria. Nel pomeriggio, dopo una piacevole passeggiata nella cittadina rientriamo in Botswana in tempo per la sunset boat cruise sul fiume Chobe
Pernottamento al Chobe Safari campsite
Considerate una delle meraviglie naturali del mondo, le cascate devono il loro nome all'esploratore scozzese David Livingstone che, primo occidentale a visitarle nel 1855, le ribattezzò secondo l'usanza dell'epoca con il nome dell'allora sovrana d'Inghilterra, la Regina Vittoria. Con un fronte di oltre 1.700 metri ed un'altezza massima di 108 metri le cascate sono formate dall'incontro delle acque del fiume Zambezi con la frattura continentale. Precipitando fragorosamente nella gola sono udibili a chilometri di distanza e durante la stagione delle piogge, periodo di massima portata delle cascate, gli spruzzi della massa d'acqua possono raggiungere un'altezza di olre 500 metri
Prima giornata nel Chobe National Park, dove percorreremo in lungo e in largo le piste che costeggiano il fiume e si inoltrano nelle foreste di mopane. Sosta pranzo a Serondela e arrivo nel pomeriggio a Ihaha, ameno campsite ubicato direttamente sulle rive del fiume.
Pernottamento al Ihaha camp
Il Chobe National Park è uno dei parchi nazionali più belli del Botswana e una delle migliori riserve dove ammirare la fauna africana. Istituito nel 1968 con l’obiettivo di proteggere sia la vasta fauna selvatica che lo popola, sia la biodiversità che lo caratterizza prende il nome dal fiume che lo costeggia nella parte settentrionale, il Chobe River. L'area protetta ha un'estensione di oltre 11.700 chilometri quadrati e comprende paludi, pianure alluvionali, praterie, baobab e boschi di mopane, ed è suddivisa in due principali aree ben distinte. Nel nord troviamo il Chobe Riverfront, una delle zone più visitate per via dall'alta concentrazione di fauna selvatica del parco. A sud si trova l’arida area di Savuti, particolarmente famosa per la presenza di leoni, ghepardi e iene. Savuti Marsh è considerata da molti appassionati di safari come la “capitale dei predatori” del Botswana.
Percorrendo le piste che costeggiano il fiume arriviamo allo Ngoma gate dove pochi km di asfalto ci conducono ad una spettacolare pista che risale diverse colline sabbiose fino ad arrivare ad un bivio dove uno sbiadito cartello indica la nostra destinazione, Linyanti. Luogo solitario e remoto il campeggio, che regala tramonti da cartolina, si trova su una terrazza naturale che domina le pianure alluvionali
Pernottamento al Linyanti camp
Un paio di ore di pista e siamo nella zona denominata Savuti dove passeremo l'intera giornata alla ricerca dei felini scrutando attentamente i rami degli alberi in cerca degli elusivi leopardi qui presenti in gran numero
Pernottamento al Savuti camp
Altra giornata di game drive, d'obbligo una sosta a Bushman Hill dove si trovano alcune pitture rupestri risalenti all'epoca in cui il popolo San viveva libero e indisturbato nella valle. Quindi passiamo dalla Marabou waterhole, pozza artificiale alimentata da pannelli fotovoltaici dove spesso si recano all'abbeverata gli elefanti e infine prendiamo la pista che attraversa le Savuti marsh fino ad arrivare al Mababe gate dove finisce il Chobe national park ed inizia l'area di tutela di Khwai con l'omonimo fiume ricco di ippopotami e coccodrilli
Pernottamento al Magotho camp
Uno scenografico ponte di legno rende emozionante l'ingresso in questa riserva, famosa per essere l'area protetta del delta dell'Okavango. Sosta alla Dombo hippo pool dove un capanno sopraelevato permette di ammirare in totale tranquillità questi enormi mammiferi immersi fino alle narici. Siamo nel tipico ambiente naturale del delta, stagni paludosi alternati a boscaglia e savana, un paio d'ore di guida e arriviamo nel punto più estremo della riserva dove finiscono le piste; qui monteremo il nostro campo per le successive due notti proprio sul bordo di uno dei moltissimi canali che compongono il Delta dell'Okavango.
Pernottamento allo Xakanaxa camp
Con un'estensione di circa 5.000 chilometri quadrati la Moremi Game Reserve copre gran parte del lato orientale del delta dell'Okavango e combina acque permanenti con aree più asciutte, che creano contrasti sorprendenti e inaspettati. Solamente il 30% circa della riserva è continentale, la maggior parte si trova all'interno dello stesso delta dell'Okavango; pur non essendo uno dei parchi più grandi i suoi habitat combinano boschi di mopane e foreste di acacia, pianure alluvionali e lagune. Ospita quasi 500 specie di uccelli e praticamente tutte le specie di animali selvatici africani con una speciale menzione alla presenza del raro licaone, oggetto di uno studio naturalistico condotto nell'area dal lontano 1989 ragion per cui alcuni esemplari sono dotati di radiocollari posizionati dai ricercatori.
Sveglia comoda, la giornata di oggi prevede di lasciare le auto al campo e di fare una full day boat cruise tra i canali del Delta alla ricerca di ippopotami, coccodrilli, elefanti, antilopi e un'incredibile varietà di uccelli dai piccoli martin pescatore alle maestose aquile pescatrici.
Pernottamento allo Xakanaxa camp
Rientro in Italia
Viaggio realizzato con 2 vetture 4x4 dotate di tende da tetto, materassini, cuscini, tavoli, sedie, frigorifero, bombola del gas, doppia ruota di scorta, e taniche per il carburante, una guidata dal tour leader e l'altra a turno da 2 partecipanti. Necessario portarsi il proprio sacco a pelo personale.
Il numero massimo è di 7 iscritti, garantendo ad ognuno la disponibilità di un posto vicino al finestrino per poter viaggiare comodi e scattare le foto in totale tranquillità.
E' fondamentale la completa disponibilità dei partecipanti, a collaborare nella preparazione del campo, accendere il fuoco, cucinare, rassettare, caricare e scaricare i fuoristrada.
Verrà richiesto di portare una piccola cambusa dall'Italia, si integrerà quindi la spesa con prodotti freschi acquistati nei mercati locali.
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